
Quante telefonate in questi giorni!
Amici e clienti (soprattutto i nuovi, quelli che non sono ancora rodati) che chiedono suggerimenti su come “vivere ai tempi del telelavoro obbligato“.
E in effetti, affrontare il telelavoro per la prima volta come una scelta obbligata non è davvero facile!
Io lo faccio costantemente: e l’ufficio per me è solo uno dei (tanti) luoghi da cui lavoro, da circa 20 anni.
Ma per chi inizia…. è come quando hai iniziato a giocare a calcio (o a pallavolo)! Anzi peggio… perché lì si partiva dai palleggi, mentre qui ti chiedono di segnare dopo nemmeno un po’ di allenamento!
Perché vedi, no, non basta un computer e una connessione Internet per fare telelavoro.
NONONONONO
Ecco perché, proprio sulla scia di tutte le chiamate di questi giorni, faccio un microcorso, fatto di tante pillole quotidiane.
Intanto una cosa: il telelavoro ha senso solo se tutti continuano a giocare in squadra. Senza il gioco di squadra meglio che chiedi ai tuoi di entrare in ferie.
L’azienda è una squadra di calcio che si trova improvvisamente a giocare una partita…senza allenamento. Allenamento nè personale nè di squadra.
Le persone non le hai fisicamente lì vicino, i documenti neppure…. e quindi i tuoi processi sono “sospesi in un limbo”…..
Attenzione: se tu sei stato così bravo (e previdente) e tutto funziona COME se tu fossi in ufficio, complimenti! Sei già oltre il telelavoro: sei pronto per la promozione da telelavorista a smartworker. E quindi passa oltre! Questa pillola non ti interessa.
Se invece sei ….come dire… in una situazione che va dall’inc****tura alla depressione causa “telelavoro”, allora lascia che ti aiuti.
Pillola 1 di sopravvivenza al telelavoro: La comunicazione
Hai la dotazione minima: un PC portatile, una connessione ad internet, un cellulare, VPN…
Comincia la partita.
Passa la palla!
Regola 1
Passaggio di palla = Comunicazione digitale.
Stai lavorando da casa e non puoi incontrare fisicamente nessuno.
Strumenti
La prima cosa di cui hai bisogno?
Hai già pensato alla chat, alla posta, alla videoconferenza…ma ancora prima ti serve una rubrica telefonica aziendale condivisa.
In effetti, in azienda risulta tutto più facile essendo vicini.
“Scusa hai la mail/ telefono di …”
E invece da casa? Da casa diventa uno spreco incredibile.
Quindi non basta la tua rubrica personale: serve quella aziendale dove trovare tutti, ma proprio tutti i numeri di telefono fisso e cellulare, la mail…
No, non serve dire che “basta fare una chat al collega” : sei – oltretutto – a ranghi ridotti, perciò ti troverai a fare cose che di solito faceva il collega.
Quindi, ti serve una rubrica aziendale integrata con la posta, con il tuo smartphone, tutto a portata di mano: ecco che scoprirai come è utile farti aiutare dal tuo assistente vocale per migliorare la tua partita.
Visto che la tua azienda non l’aveva pianificata questa emergenza, ti basterà creare almeno un foglio di Excel con tutti i dati (almeno mail e telefono fisso e mobile) dei contatti aziendali (colleghi, clienti, fornitori)
Ma ricordati di questo momento, appena finita questa emergenza!
Da 20 anni io (e i miei collaboratori) abbiamo una rubrica condivisa e che interagisce con la posta, con il cellulare e con tutti i processi aziendali.
Se vuoi uno spunto per progettare la tua ecco le caratteristiche di una buona Rubrica. https://www.lavoraresenzacarta.net/la-rubrica-condivisa-e-unica/
Ecco quindi i risultati che otterrai creando la rubrica aziendale:
1) migliorare la velocità del gioco rendendo più semplice passare palla
2) cominciare ad accrescere il patrimonio di sapere condiviso aziendale.
Ti aspetto per la prossima pillola per trasformare il telelavoro in smartworking.
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